Canali Minisiti ECM

Chirurghi: no all'equiparazione dei medici in formazione con gli specialisti

Sanità pubblica Redazione DottNet | 07/11/2019 18:21

Bocciato anche il federalismo in sanità che "potrebbe creare ed amplificare una diseguaglianza nelle cure, che peraltro è già presente, tra le varie regioni italiane"

"No al federalismo in sanità e no all'equiparazione dei medici in formazione agli specialisti". E' la posizione espressa dal Collegio Italiano dei Chirurghi (Cic) e dalla Società Polispecialistica Italiana dei Giovani Chirurghi (Spigc) in occasione del workshop svoltosi a Roma presso l'Università La Sapienza. A proposito del federalismo regionale differenziato, i chirurghi hanno sostenuto che il federalismo in sanità "potrebbe creare ed amplificare una diseguaglianza nelle cure, che peraltro è già presente, tra le varie regioni italiane. Questo potrebbe inoltre avere un impatto negativo anche sull'offerta formativa per i medici in formazione specialistica, con un sempre maggiore flusso migratorio verso regioni virtuose o paesi stranieri: si auspica pertanto che il governo mantenga e promuova l'unità del nostro Servizio Sanitario Nazionale - affermano i chirurghi - che ad oggi, grazie anche all'universalismo delle cure, rimane tra i più virtuosi".

pubblicità

Tra le proposte avanzate, si ritiene fondamentale una sempre maggiore integrazione tra le università e le strutture ospedaliere sul territorio. Il Miur, rilevano inoltre i chirurghi, "dovrebbe anche garantire un'uniformità dell'offerta formativa su tutto il territorio nazionale". Per quanto riguarda invece le proposte di legge in merito all'assunzione di medici in formazione, Spigc e Cic si dicono "assolutamente in disaccordo con le proposte avanzate dal governo, in quanto un medico in formazione non può essere equiparato ad uno specialista e le carenze d'organico non possono essere risolte sostituendo personale specializzato con medici che devono ancora terminare il percorso formativo". 

Commenti

I Correlati

Schillaci: "Spero che l'Italia diventi la prima nazione Ue ad avere uno screening per il cancro del polmone"

"Ci sono carenze di medici in organico che si ripercuotono anche in estate. Molti colleghi che lavorano come guardia medica turistica hanno un doppio ruolo, ovvero sono già medici di famiglia e non riescono a coprire i turni"

"Sono state istituite in Italia nel 2014: sono importanti perché laddove si operano e si vedono più pazienti c'è maggiore esperienza e risultati, e soprattutto sono fondamentali perché hanno una competenza multidisciplinare"

"Anche stavolta è evidente il tentativo di far passare la categoria dei medici e dei dirigenti sanitari come il capro espiatorio di un malessere del sistema sanità che irrita i cittadini"

Ti potrebbero interessare

Per fini estetici. Pubblicata la circolare con indicazioni operative

Pesano ritardi, disparità e mancata trasparenza. Bene Toscana, E-R e Umbria, peggiorano Lazio, Puglia e Veneto

Schillaci: “Con le misure che abbiamo approvato contiamo di abbattere le liste di attesa che spingono milioni di cittadini a pagare il privato di tasca propria per aggirarle"

Lo rivela lo studio in via di pubblicazione sulla rivista Royal Society Open Science e realizzato dai ricercatori dell'University College di Londra Olivia Macmillan-Scott e l'italiano Mirco Musolesi, che lavora anche all'Università di Bologna

Ultime News

Cavaliere: i giovani Sifo rappresentano un’anima dinamica e propulsiva della nostra professione

Sono usciti sulla piattaforma Universitaly i risultati dei test di medicina svolti il 28 maggio scorso. Dal 19 giugno si saprà l'esito con nome e cognome

Benci (Associazione Terapia Estetica Botulino): “Le iniezioni sono un trattamento medico a tutti gli effetti, non possono essere eseguite frettolosamente”

Per incrociare le braccia occorre aver raggiunto 61 anni (in vari casi possono bastarne 59, come vedremo più avanti) e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2023